Conosciamo poco dell'universo e poco anche di noi stessi. Forse il bisogno di conoscerci meglio ci porta ad attribuire agli extraterrestri caratteristiche e qualità che fanno parte di una nostra natura non ancora esplorata ed espressa. L'extraterrestre diventa quindi - per molti - il simbolo di un principio superiore all'uomo, che come tale può offrire guida e saggezza.
Sicuramente da qualche parte dell'universo la vita in forma sua primitiva è esistita, esiste o sboccerà in qualche modo. Ma per noi terrestri è difficile scoprirla sia per via del nostro sviluppo (lentissimo) ma anche per colpa del ciclo vitale che è molto corto. Per me sarebbe una gioia imensa ricevere una notizia del genere durante la mia vita.
Ma aspettando queste notizie, preferisco pensare a quello che ha detto Young, di ritorno dal quinto viaggio sulla luna, con l' Apollo 11: "Laggiù, in basso c'è la terra, un pianeta bianco-azzurro bellissimo, splendente, la nostra patria umana. Dalla luna lo tengo tutto sul palmo della mano. E da questa prospettiva non ci sono bianchi o neri, divisioni tra est e ovest, comunisti e capitalisti, nord e sud. Formiamo tutti un unica terra. Dobbiamo imparare ad amare questo pianeta di cui siamo tutti una piccola parte."