Quello che ho visto io te lo potrei anche raccontare, ma non avrebbe molta importanza.
Conta invece quello che è documentato.
Qui di seguito due dimostrazioni scientifiche di fenomeni paranormali.
LA SCIENZA DIMOSTRA LA TELEPATIA
La Telepatia – intesa come la capacità di trasmettere, percepire, condividere emozioni a distanza – è uno dei fenomeni anomali più controversi. Come al solito, quando le prove ci sono e sono pure ‘scientifiche’, gli scettici non sanno più cosa inventarsi per negare l’evidenza…
Gli scienziati inglesi e americani stanno fornendo prove che sfidano ogni irrazionale scetticismo. I cervelli delle persone vengono ora monitorati durate gli esperimenti. I risultati di tali esperimenti vengono dettagliatamente menzionati nei giornali scientifici e mostrano che qualcosa di straordinario sta realmente accadendo. Con la disponibilità dell’alta tecnologia e delle successive analisi tecniche, la validità di questi esperimenti non può essere negata facilmente. Il dottor Mario Kittenis dell’Università di Edimburgo, usa le tecniche dell’EEG (elettroencefalogramma) per fornire prove valide dell’esistenza della telepatia. Persone con forti legami tra loro decidono chi sia il ‘mittente’ e chi il ‘destinatario’. Vengono poi portate in stanze separate e collegate ad apparecchiature EEG che monitorano le attività di talune parti del cervello. Una volta in queste stanze i soggetti vengono sottoposti al suono ritmico di
un tamburo per portare i loro livelli di coscienza ad uno stato similare. Una volta in questo stato, lampi di luce casuali vengono trasmessi al ‘mittente’. Questo scatena un’attività nella corteccia visiva del cervello (l’area che si attiva con i segnali trasmessi dagli occhi). La scoperta sorprendente consiste nel fatto che la corteccia visiva del ‘destinatario’ risponde in maniera simile, nonostante egli non sia stato esposto a nessun lampo di luce.
Gli scettici hanno sempre più difficoltà a negare queste scoperte ma affermano che deve per forza esistere qualche errore sconosciuto nell’esperimento che causa questo tipo di risultati. In America, Todd Richards dell’Università di Washington ha eseguito esperimenti simili con tecniche più sofisticate come l’FMRI (Functional Magnetic Resonance Imaging) che riescono a studiare l’attività cerebrale più in dettaglio. I risultati ottenuti sono stati gli stessi di quelli ottenuti utilizzando macchinari per l’EEG, vale a dire che il ‘mittente’ che viene esposto a lampi di luce casuali, scatena non si sa come la stessa reazione nella corteccia visiva del ‘destinatario’. à stato effettuato un numero significativo di questi esperimenti che hanno prodotto ogni volta gli stessi sorprendenti risultati. Entrambi i team del dott. Sheldrake e del dott. Richards hanno affermato che devono essere realizzati molti più esperimenti prima che possano essere tratte delle conclusioni sostanziali. Ma anche a questi stadi iniziali entrambi i team considerano queste scoperte come la conseguenza di un fenomeno anomalo.
SCOPERTO IL “SESTO SENSO” DEI CIECHI
Quello che si pensava essere soltanto una leggenda, materiale da romanzo o film, in realtà esiste davvero. Parliamo del cosiddetto “sesto senso”, inteso come la capacità di percepire nello spazio a noi circostante ciò che non si vede.
Un gruppo di ricercatori olandesi e statunitensi ha svolto un'interessante ricerca scientifica, pubblicata sulla rivista “Current Biology”, in cui è emerso che T.N., un uomo cieco in seguito a un danno alla corteccia visuale in entrambi gli emisferi del cervello, riusciva a camminare evitando ostacoli senza l'ausilio di un bastone o di un cane-guida.
Lo studio scientifico, cui hanno partecipato anche scienziati italiani dell'Università di Torino, britannici e svizzeri, asserisce che a guidare l'uomo non vedente sia stata una capacità nascosta del suo cervello e sconosciuta alla stessa persona cieca: il sesto senso, appunto.
L'ictus aveva reso cieco T.N., che pure ha gli occhi integri, danneggiando le connessii cerebrali che consentono la vista: il suo encefalo, tuttavia, s'è dimostrato in grado di utilizzare collegamenti alternativi che consentono all'uomo di evitare sedie e ostacoli posti sul suo cammino.
Un altro aspetto sensazionale della scoperta sta nel fatto che la persona dotata del sesto senso non è cosciente di possederlo: T.N., compiendo con successo un percorso a ostacoli, era convinto di aver camminato in linea retta in un corridoio sgombro da qualsiasi oggetto.
I risultati della ricerca scientifica confermano ancora una volta le straordinarie e ancora non del tutto esplorate capacità del cervello umano, che rende le persone in grado di svolgere attività che non avrebbero mai creduto di poter fare.
Il paziente non vedente T.N. aveva cominciato a capire di possedere questa speciale “vista dei ciechi”, perché riusciva a rispondere correttamente alle espressioni del viso delle persone che gli erano dinanzi: non pensava, però, di poter camminare da solo senza bastoni o guide.
Invece un video realizzato dagli scienziati dell'Harvard Medical School (Usa) mostra l'uomo cieco che supera agevolmente percorso a ostacoli messo a punto dagli scienziati, senza l'aiuto del suo cane o di un'altra persona. Due degli autori principali dello studio sono Beatrice de Gelder della Tilburd University (Paesi Bassi) e dell'ateneo americano, Marco Tamietto dell'Università di Torino e un gruppo di loro colleghi di varie nazionalità .
Lo studio internazionale sul “sesto senso” è il primo in assoluto nel mondo e fornisce qualche speranza a chi abbia subito danni alla corteccia cerebrale deputata alla vista, comunicando loro che potrebbero possedere capacità nascoste di muoversi in sicurezza nello spazio a loro circostante pur non vedendo gli oggetti e gli ostacoli intorno a loro.
Questa capacità del cervello umano, secondo gli scienziati autori della ricerca, è molto antica da punto di vista dell'evoluzione.